L'intervista a Thibaud Crivelli sui profumi

2022-12-21 15:39:23 By : Mr. Carl Chen

Il giovane botanico emozionale, fondatore di Maison Crivelli, racconta ricordi, sogni e avventure. Olfattive e non.

Nato a Parigi e cresciuto nel cuore della Francia, nella città cosmetica di La Roche-Posay, Thibaud Crivelli ha realizzato il sogno che aveva da bambino: quello di creare fragranze. Sperimentatore di sorprendenti esperienze, in giro per il mondo, da solo e insieme alla sua famiglia che ha vissuto per tre generazioni in cinque continenti - passando per Libano, Marocco, Italia, Australia e Vietnam -, ha scelto di commissionare a esperti nasi la traduzione di questi vissuti in note. Così nascono le fragranze di Maison Crivelli, distribuite in esclusiva da Olfattorio. Materie prime naturali e sostenibilità sono i punti cardini del progetto. La sorpresa è l'emozione da trasmettere. I colori sono un'alternativa sensoriale alle parole, per raccontare le fragranze. Una scelta naturale per Thibaud Crivelli, giovane botanico emozionale, che svelato ad Harper's Bazaar ricordi, sogni e avventure olfattive e non.

Sono cresciuto a La Roche-Posay, una piccola città nel cuore della Francia, e il mio primo ricordo olfattivo è il giardino dei miei genitori, vicino al bosco. Ricordo bene le piante e i fiori di glicine, le peonie e le rose e l’essenza della foresta in autunno.

Un'esperienza di trekking notturno in una selva tropicale. Un ambiente misterioso e colorato. La scoperta della resina di benzoino ha stimolato l'idea di creare un profumo all’ambra, ma molto moderno. Ambre Chromatique è la trascrizione di questa esperienza. Ogni mia fragranza si ispira a un'esperienza di vita.

Non svelo mai la località. L’ispirazione è l'esperienza di vita in sé. Per essere sorprendente e condivisibile, deve essere slegata dai luoghi geografici. Così ogni persona può vivere la propria esperienza personale.

L'obiettivo è sorprendere con profumi che nessuno ha mai sentito. Uno scopo semplice ma chiaro. In ogni fragranza c’è un contrasto differente e sorprendente tra ingredienti e sensazioni. Santal Volcanique è come un vulcano in eruzione che contiene al suo interno l'accostamento inedito ed esplosivo di caffè speziato e caldo sandalo.

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È semplice, invece, perché i ricordi che ho scelto, da tradurre in fragranza, sono esperienze che contengono al loro interno la nozione di sorpresa. Il profumiere non fa altro che trasformarla in note e accordi. La difficoltà più grande è incontrare il profumiere giusto, che riesce a compiere questa traduzione olfattiva. L'interscambio tra me e lui deve essere fluido, chiaro e diretto. Il brief è composto di suoni, immagini, descrizioni, parole, persone, luoghi e impressioni personali.

Per due ragioni. E la prima è che mi piace molto l'ambra. La mia mamma usava la fragranza Shalimar e quando ero piccolo avevo in testa sempre questo odore. La seconda è per necessità commerciale. L'ambra è uno degli ingredienti più famosi e più amati. Impossibile non avere una fragranza dedicata a lei, in una collezione di fragranze.

Ci sono due modi per parlare di profumo. C’è un modo tecnico e un altro modo, che mi piace di più, più sensoriale. Intuitivo e più facile da capire. Quando parlo con i miei profumieri mi esprimo senza vocabolario tecnico. La mia volontà è condividere e trasmettere un'esperienza sensoriale. Io uso i colori per parlare di fragranze e profumi. E quando incontro i miei clienti chiedo sempre se per loro esiste una connessione tra colori e odori. La Rosa, per esempio, può essere abbinata al blu, al rosa o al colore pastello.

Per avere successo in determinati mercati, l'alta concentrazione è un bisogno. In Medio Oriente, per esempio. L'Extrait de Parfum non è soltanto più persistente ma è dotato anche di una più ampia capacità di diffusione.

Creando un contrasto. Prima penso a un ingrediente che voglio lavorare, poi penso a un momento vissuto. Quando ho scoperto questo ingrediente con sorpresa. Per suscitare sorpresa aggiungiamo ingrediente freschi ai caldi. La nostra rosa, per esempio, è salina. Perché mischiata alle alghe. Un accordo molto difficile da bilanciare perché le note di alghe tendono a sopraffarla.

Per me è stato come un progetto di vita. Quando avevo quindici anni, dissi alla mia famiglia che avrei creato una casa produttrice di fragranze. La mia decisione è stata sicuramente influenzata dall'ambiente in cui sono cresciuto. La Roche-Posay è una città cosmetica e mio padre è farmacista. Ho sviluppato così una certa sensibilità...

Shalimar, il profumo di mia madre. E poi altri iconici come Terre d’Hermès, Opium, Dior Homme, Sauvage etc.

Ottima domanda. Da una parte il lato creativo è un campo aperto. C'è un fiorire di tanti nuovi brand e tutti vogliono creare qualcosa di nuovo. Credo nella crescita delle fragranze di nicchia, un trend continuamente in evoluzione e che sta conquistando sempre più store. Parallelamente anche a una crescita della cultura olfattiva. Incremento della sostenibilità e delle fragranze di qualità. L'Asia, specializzata in skincare e make up, rappresenta il territorio di riferimento, pronto ad accogliere le nuove fragranze. In Polonia, Repubblica Ceca e nei Paesi Baltici sta aumentando la richiesta di profumi artistici.

Tutta la mia eredità è nei miei profumi. La cosmopolicità della mia famiglia mi ha aiutato a essere quello che sono. Ho origini italiane da parte di padre - lombarde, per la precisione -, mia mamma è cresciuta in Marocco e ho un'educazione francese ma open minded. La dimensione multiculturale fa parte di me.

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Mi piace molto annusare le cose, i fiori e altro. Sono come una spugna e un parafulmine che assorbe tutto. Sono una persona molto attiva e poco contemplativa con una grande curiosità per la scoperta che mi porto dietro da quando sono piccolo.

Nella formula non usiamo colori artificiali e usiamo alcol senza ftalati. La scatole sono fatte a mano, con carta italiana. Il cellophane per il confezionamento è biodegradabile, derivato dal legno. Inoltre portiamo avanti una partnership con una charity. Ogni tre bottiglie di profumo vendute, contribuiamo alla produzione di patchouli, nell' of patchouli in Indonesia, nell'isola di Sulawesi.