Benessere, con gli aromi delle Feste - Cose di Casa

2022-12-21 15:46:14 By : Ms. Lisa Zhou

Arancio, cannella, vaniglia, mandorla…. Sono gli elementi naturali più usati per creare gli aromi delle Feste che pervadono le abitazioni in questo periodo dell’anno e che si possono usare per la salute, la bellezza e per profumare la casa.

Se tutti conoscono il profumo dolce della vaniglia, considerato uno degli aromi delle Feste più diffusi al mondo, non tutti sanno che proviene dai frutti di una pianta americana della famiglia delle Orchidaceae, oggi coltivata in molti continenti e ricca di virtù salutari. Il profumo si ricava dai frutti di questa pianta, capsule allungate simili a baccelli e piene di piccoli semi che dopo processi fermentativi sprigionano l’aroma inconfondibile.

Anche se l’uso più noto della vaniglia è sicuramente quello in cucina per la preparazione di pasticceria, per aromatizzare il cioccolato e una quantità di dolci tipici, i suoi semi trovano impiego anche in profumeria e nell’industria farmaceutica come correttivo del sapore e dell’odore.

In erboristeria la vaniglia (Vanilla planifolia) ha dimostrato ottime qualità come stimolante generale, ma anche per migliorare le funzioni digestive e l’appetito e rendere più fluide le secrezioni biliari. Naturalmente queste qualità appartengono solo alla vaniglia naturale e non agli aromi sintetici.

Quella di vaniglia è molto versatile si può acquistare già pronta o preparare in casa. Per la preparazione della tintura casalinga si usano solo due ingredienti che si possono acquistare in qualunque supermercato ben fornito. Si pongono 500 ml di alcol bianco (quello etilico per la preparazione dei liquori) in un barattolo a chiusura ermetica sterilizzato e si aggiungono circa 15 g di baccelli di vaniglia naturale spezzettati. Si chiude il barattolo e si lascia macerare il tutto in un armadietto della cucina per un tempo variabile da dieci a quindici giorni. Infine si filtra con cura e si conserva la tintura in bottiglie di vetro scuro ben tappate. Se ben conservata, la preparazione dura per circa un anno e si può usare a gocce, tra gli aromi delle Feste, per profumare la cioccolata in tazza o dolci diversi, ma anche per profumare per esempio un bagno caldo a cui si vogliono conferire virtù rasserenanti.

Tra gli aromi delle Feste, un altro impiego della vaniglia è dovuto appunto al suo olio essenziale e quindi al suo profumo, che regala buonumore, senso di sicurezza e tranquillità. L’olio essenziale naturale di vaniglia si può usare in molti modi, ma in genere si usa diffonderlo negli ambienti della casa tramite gli appositi diffusori di essenze o aggiunto per esempio a candele. Anche i profumi personali che contengono note di vaniglia aiutano a contrastare il nervosismo, lo stress e secondo alcuni anche la fame nervosa e la scarsa ambizione.

Un modo davvero molto semplice per donare agli ambienti della casa questi aromi delle Feste, è conservare i baccelli di vaniglia già privati dei semi e della polpa interna per l’uso in cucina. Tagliare a pezzetti questi baccelli (o stecche, come vengono spesso chiamati) e porli in un pentolino con un po’ d’acqua, da lasciare sobbollire dolcemente per diffondere nelle stanze il dolce aroma.

Tra gli inconfondibili aromi delle Feste c’è sicuramente quello della cannella, usata per profumare dolci e bevande tipici di questa stagione. La spezia utilizzata in cucina è la corteccia dei rami di una pianta (Cinnamomum zeylanicum) originaria dell’isola di Sri Lanka. Oltre alle proprietà aromatiche per cui è tanto apprezzata, la cannella è anche ricca di virtù antisettiche, stimolanti e digestive che ne rendono possibile l’uso erboristico per la salute.

Per uso interno, solo molto raramente la cannella si impiega da sola, preferendo utilizzarla in sinergia con altre piante (in genere scorze di agrumi e chiodi di garofano) per la preparazione di vin brulé, tisane e tè di Natale.

In caso di influenza, si può preparare un buon infuso antisettico e balsamico aggiungendo a una tazza d’acqua bollente un pezzetto di cannella, un cucchiaio scarso di foglie di eucalipto essiccate e un pezzetto di radice di liquirizia. Coprire il tutto e lasciare riposare una decina di minuti prima di filtrare. Addolcire a piacere e consumare l’infuso ancora caldo all’occorrenza.

Ricordare comunque che l’uso alimentare della cannella è considerato sicuro, ma per l’uso erboristico ci possono essere alcune controindicazioni, per esempio in caso di gravidanza o patologie epatiche.

Quello di cannella, se naturale e non sintetico, è ottimo per stimolare la circolazione, riscaldare e lenire dolori muscolari e articolari: In questo caso si preferisce diluirne una sola goccia in un cucchiaio di olio di mandorle dolci o altro olio vegetale neutro, per poi massaggiare per esempio i piedi infreddoliti, le gambe o le giunture doloranti. La stessa miscela si può usare anche per massaggi all’addome, alla zona lombare o alle spalle per lenire spasmi, tonificare o risvegliare il desiderio.

Diffuso negli ambienti, l’olio essenziale di cannella è particolarmente utile per contrastare l’odore di fumo, specie se associato a oli essenziali di arancio, bergamotto o mandarino. Nei mesi invernali o in periodi di influenza se ne può invece accentuare l’aspetto balsamico e antisettico miscelandolo con olio essenziale di timo, pino o mirto. Questa miscela si può diffondere negli ambienti con le apposite lampade, oppure spruzzare solo in alcune stanze, dopo averla diluita con un po’ d’acqua e circa un cucchiaio di alcol bianco o aceto di mele. Il profumo della cannella è stimolante e corroborante.

Anche la cannella sprigiona i suoi oli essenziali a contatto con il calore, per cui un altro uso semplice per profumare e disinfettare l’aria di casa consiste nel mettere un pezzetto di cannella in un pentolino con un po’ d’acqua e lasciare per qualche tempo sul fornello al minimo, eventualmente aggiungendo qualche scorza d’agrumi.

I più classici tra gli aromi delle Feste sono quelli degli agrumi di stagione, che ricorrono anche in molte ricette tradizionali dolci e salate. Oltre agli importanti aspetti legati all’alimentazione, gli agrumi sono ricchi di virtù curative che sono sfruttate da secoli nella medicina popolare. Ogni parte degli agrumi ha caratteristiche e proprietà diverse.

Citrus aurantium, l’arancio, si può usare in modi diversi: i fiori a scopo rilassante, le foglie a scopo digestivo e per conciliare il sonno, le scorze dei frutti per favorire la digestione o contrastare dolori di stomaco, per esempio dovuti a eccessi alimentari. In tutti e tre i casi si può preparare un infuso all’occorrenza ponendo un cucchiaino di fiori, oppure foglie oppure scorze di frutti non trattati chimicamente, in una tazza d’acqua bollente e filtrando dopo 5-10 minuti. Ma sono soprattutto gli oli essenziali di questi frutti ad avere proprietà interessantissime in questo periodo dell’anno. L’olio essenziale ricavato dai fiori d’arancio, noto anche come Neroli, ha virtù rilassanti e riequilibranti sull’umore e inoltre è lenitivo e addolcente per la pelle. Si usa sempre diluito in oli vegetali o in un po’ di crema neutra per profumare lievemente e nutrire la pelle del viso o del corpo. L’olio ricavato dalla scorza d’arancio è invece ottimo per contrastare cellulite e problemi circolatori. Anche in questo caso basta aggiungerne poche gocce a un cucchiaio di olio vegetale e poi utilizzare per delicati massaggi.

Citrus bergamia si usa prevalentemente come olio essenziale, non solo per il profumo gradevole e rivitalizzante ma anche per le proprietà antisettiche e deodoranti. Mescolato in parti uguali a olio di ricino e massaggiato sulla parte è considerato anche un ottimo rimedio contro i geloni.

Dal Citrus reticulata si ricava un olio essenziale delicato e riequilibrante che si può diffondere in ogni ambiente della casa, utile anche per tranquillizzare con il suo dolce profumo adulti e bambini. Qualche goccia di questo olio essenziale si può usare anche, dopo averla disciolta in un pugnetto di sale grosso, per bagni serali rilassanti. Nell’uso degli oli essenziali di agrumi (in particolare di bergamotto) sulla pelle bisogna comunque ricordare che dopo la loro applicazione non è consigliabile esporsi al sole o a lampade solari. Non hanno invece particolari controindicazioni per la diffusione negli ambienti, in quanto creano un’atmosfera gioiosa e rilassata ideale in questo periodo dell’anno, svolgendo al tempo stesso una delicata azione antisettica.

Protagonista insieme ad altri semi oleosi dei pasti di questo periodo, la mandorla arricchisce anche moltissimi dolci tradizionali. Si usano essenzialmente i semi della varietà dolce (Prunus dulcis) da cui si può ricavare anche un “latte” dalle proprietà dissetanti e rinfrescanti. Un derivato veramente prezioso è l’olio di mandorle dolci. Questo prodotto puro, ingerito nella misura di uno o due cucchiaini, aiuta regolarizzare l’attività intestinale. Sono soprattutto le applicazioni cosmetiche a fare dell’olio di mandorle dolci un rimedio da tenere sempre a portata di mano. Di consistenza leggera, facilmente assorbibile e dal profumo delicatissimo, l’olio di mandorle dolci si può usare per lenire piccole irritazioni o screpolature della pelle di tutto il corpo, anche nei bambini. È considerato uno dei migliori oli vettori per gli oli essenziali, e questo consente di variarne a volontà gli utilizzi, secondo l’olio essenziale che si aggiunge, consentendo di creare una varietà di miscele da usare per rassodare e nutrire la pelle, come olio da massaggi o come rimedio in caso di piccoli incidenti di percorso. Se non dispone di altro, una manciata di mandorle accuratamente pulite e poi tritate finemente costituiscono una maschera di bellezza schiarente, pulente e idratante. In questo caso basta applicare la polpa tritata dei semi, eventualmente diluita con pochissimo latte, sul viso pulito e lasciare agire per una ventina di minuti in completo relax. Infine basta semplicemente risciacquare con acqua tiepida e asciugare tamponando con delicatezza.

Tra gli aromi delle Feste, anche il tè è ormai un compagno irrinunciabile dei pomeriggi invernali, ma anche un prezioso alleato in cucina per profumare e arricchire ricette di ogni tipo. Ricco di proprietà toniche, digestive, astringenti, diuretiche e antiossidanti, il tè è ormai considerato molto più di una semplice bevanda di conforto. In particolare le diverse miscele che compongono i diversi Tè di Natale disponibili, arricchite di spezie, di erbe, di agrumi e di altri ingredienti, hanno valenze curative e antisettiche di tutto rispetto. Le diverse varietà di tè derivano tutte dalle foglie della stessa pianta, Camellia sinensis, ma vengono trattate in modo diverso per ottenere il tè nero, verde o bianco, con proprietà leggermente diverse e diversi tenori di caffeina e antiossidanti, ma comunque in grado di combinarsi molto bene con tutti gli elementi elencati in precedenza e molti altri. Chi volesse prepararsi in casa una personale miscela di Tè di Natale, potrebbe aggiungere a una confezione di tè in foglie di buona qualità per esempio qualche pezzetto di cannella, quattro o cinque chiodi di garofano, qualche scorza essiccata di arancia o mandarino. Dopo aver mescolato bene tutti gli ingredienti, è importante richiudere la confezione e lasciare riposare questo tè per un paio di settimane o più, per consentire a tutti gli ingredienti di armonizzarsi. In seguito si prepara come un normale tè, ponendo un cucchiaino della miscela in una tazza d’acqua prossima all’ebollizione e filtrando dopo circa cinque minuti. Per proprietà antiossidanti, astringenti e dolcemente deodoranti, estratti di tè compaiono sempre più spesso anche in creme e diversi prodotti per la cura del corpo. Tra gli usi casalinghi e forse meno noti del tè, ci sono proprio queste proprietà deodoranti, che si possono sfruttare aggiungendo qualche foglia di tè alla lettiera dei gatti o alle ciotole di bicarbonato che si posano in diversi angoli della casa (per esempio nel frigorifero e nelle scarpiere) a scopo deodorante.

Tutti gli elementi citati sono sicuri e collaudati per uso alimentare e generalmente sicuri anche per un uso occasionale in forma di infusi e tisane, ma è comunque preferibile chiedere un parere medico in caso di patologie, allergie o momenti delicati della vita, come l’infanzia e la gravidanza.

Per gli oli essenziali, si consiglia sempre di effettuare un test di tollerabilità prima di passare a un uso più esteso.