Apparecchiare la tavola: 8 errori comuni

2022-12-21 15:42:21 By : Mr. Bill Zhou

Apparecchiare la tavola è un'arte con tante regole ed errori da evitare: stoviglie, tipologia di bicchieri, materiali, troppi accessori (o troppo pochi).

Parliamo di apparecchiare la tavola correttamente, consigli e regole che possono riguardare tanto la quotidianità quanto occasioni importanti e formali (se avete ospiti, se è una celebrazione): tenete a mente questi 8 errori da non fare, non solo per evitare di “offendere” il galateo della mise en place ma anche per non intralciare la comodità dei commensali.

La base della base: a tavola devono esserci sempre almeno forchetta e coltello, e messi dal lato giusto del piatto. La forchetta sempre posizionata a sinistra del piatto, il coltello dovrebbe essere sempre posizionato alla sua destra. Un eventuale cucchiaio da minestra dovrebbe essere messo accanto al coltello, all’esterno. Perché? Perché sì.

Un altro errore comune che coinvolge le posate consiste nel posizionare il coltello con la lama posizionata all’esterno e non rivolta verso il piatto: non ha senso (la lama, infatti, dovrebbe poter essere subito indirizzata verso il cibo da tagliare) e soprattutto è pericolosa (il rischio di tagliarsi è alto).

Sui bicchieri e/o calici c’è sempre tanta confusione, ma può aiutare ricordarsi di distinguere almeno le tre categorie base: quelli per acqua, quelli per vino bianco, quelli per vino rosso.

I bicchieri per acqua sono generalmente senza stelo e capienti, oppure calici con steli più corti e tozzi. La scelta tra una e l’altra tipologia è personale, anche in base all’abbinamento con i calici da vino.

Sono tantissimi i calici da abbinare alle diverse tipologie di vino (vino rosso giovane o invecchiato? Bianco mosso o fermo?) ma tendenzialmente la regola con cui sfangarla egregiamente è una sola: un calice da vino bianco è più snello, mentre quello per il vino rosso è più capiente e bombato (per favorirne l’ossigenazione, cosa non tassativa per un bianco soprattutto se giovane).

Quello del “less is more” è un concetto che vale an che a tavola: non ha senso aggiungere utensili o stoviglie che riempiano, se non sono previste pietanze in cui sfruttarli. Ad esempio: è inutile mettere anche la forchettina da dessert oltre al cucchiaio se si intende servire il gelato, è inutile aggiungere doppio calice se la tipologia di vino è solamente una, è inutile completare piatto e piatto fondo con il piattino per antipasti se non ne avete previsto uno. Una tavola apparecchiata bene ha solo il necessario per consumare il cibo previsto.

Sia da un punto di vista estetico, sia da un punto di vista etico, usare bottiglie di plastica e servirle a tavola è una cosa da evitare. Innanzitutto, se potete bere acqua del rubinetto allora approfittatene e riempite qualche bella brocca o ampolla di vetro (o plastica riciclata) da mettere a tavola; scegliete già le bottiglie in vetro? Ok, ma non è bello vedere a tavola una bottiglia etichettata se l’occasione è formale; se avete in casa le classiche casse d’acqua, evitate di esporle ma travasate l’acqua in un contenitore (questo è un consiglio puramente estetico per la mise en place).

Per ogni tipologia di tavolo esiste una tipologia di tovaglia, anche se l’uso di una tovaglia non è obbligatorio. Diciamo che oltre a valutare bene la forma del tavolo per scegliere la tovaglia corrispondente (rettangolare, quadrato, rotondo), dovreste valutare anche l’importanza della cena o pranzo: più l’occasione è formale ed elegante, e più la tovaglia dovrebbe essere lunga e coprire le gambe del tavolo.

Anche il colore non è da sottovalutare, in caso di eventi formali: da evitare le tovaglie lucide o sgargianti ma optare sempre per tonalità di bianco o crema.

Il tovagliolo può essere abbinato alla tovaglia o esserne in contrasto, l’importante è che non stoni quanto a materiale e qualità. Può essere posto al centro del piatto, chiuso con un segna posto, a origami. ovviamente può essere piegato a rettangolo o triangolo e posto accanto al piatto, ma le scuole di pensiero lottano a riguardo: c’è chi dice a destra e chi invece a sinistra.

Argomento complicato: per i centrotavola bisogna calcolare la proporzione rispetto alla tavola, lo spazio rimasto libero, fare attenzione all’altezza del centrotavola, all’intensità del profumo in caso di fiori freschi. Facciamola semplice: un centrotavola non deve dar fastidio a nessuno, né intralciare i movimenti di nessun commensale: evitate composizioni o candele alte che disturberebbero la visuale tra i commensali, evitate fiori o cose odorose che comprometterebbero il gusto del pasto, evitate cose ingombranti che ridurrebbero l’autonomia dei commensali.

Sono in molti a preferire un cesto del pane ben assortito alla monoporzione già messa a disposizione sull’apposito piattino, ma è una scelta che va eseguita correttamente: bisogna mettere a disposizione una pinza, verificando che il pane scelto possa essere facilmente afferrato con lo strumento.